Stava andando a fare una visita domiciliare a un paziente, quando si è sentito male ed è morto. La vittima è Gianfranco Abbadessa, noto e stimato medico di Tortorici, in provincia di Massina, stroncato da un malore improvviso che sta creando anche polemiche sulla macchina dei soccorsi. Sulla morte del dottore, che ha provocato sgomento tra i residenti del comune, è intervenuto il sindaco di Castell'Umberto, Vincenzo Civa che non ha nascosto la sua rabbia per un sistema sanitario che a suo dire ha abbandonato il territorio nebroideo: "Stavolta è toccato ad uno di noi - commenta -, si è richiesto l'intervento dell’ambulanza più vicina. Questa si trovava fuori, allora ne è arrivata un’altra da Ucria, a 27 minuti da Tortorici, senza medico a bordo che poteva salvare la vita a Gianfranco. Non è più sostenibile questa situazione. Il mio è un appello non solo perché si trattava di un collega, ma soprattutto perché questo rappresenta un problema per l’intera comunità". E su Facebook non mancano i commenti di chi la pensa come il sindaco Civa. Parole dure alle quali replica il responsabile 118 del luogo Domenico Runci: "Tutte le ambulanze erano impegnate, l’unica disponibile era quella di Ucria, senza medico a bordo. È facilissimo attaccare noi, ma è la legge che è sbagliata. Questa infatti stabilisce il numero delle ambulanze medicalizzate in base a parametri precisi: una ogni sessantamila persone. Noi possiamo fare ben poco".