L’acquisizione da parte degli operatori turistici dei proventi dell’imposta di soggiorno non è reato. È questo il senso della sentenza del giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Messina, Claudia Misale, che ha deciso il non luogo a procedere per tutti gli albergatori di Taormina indagati per non aver versato al Comune la tassa sui pernottamenti riscossa. Erano ventiquattro gli operatori turistici di Taormina che rischiavano il processo, chiesto dalla Procura di Messina alla fine degli accertamenti della guardia di finanza. Per alcuni di loro era anche scattato il sequestro. Il gup ha disposto la restituzione delle somme.
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