Un turista austriaco 80enne è morto al pronto soccorso di Lipari per un infarto fulminante. E’ accaduto mercoledì sera (21 settembre). Era già giunto in gravi condizioni e il medico di turno dopo averlo visitato ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Ma le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate. Il velivolo del 118 è stato richiesto alle 19,35 e alle 19,40 era già avvenuto il decollo.
Alle 20.05 era nella pista ospedaliera e l’infermiera si era precipitata per richiedere l’intervento del rianimatore. Ma nonostante tutti i tentativi praticati da medici e infermieri alle 20,35 il suo cuore ha cessato di battere.
E adesso tornano puntali le polemiche: con un ospedale “con l’essenziale per fronteggiare questi gravi casi” il malcapitato turista si poteva salvare? Stavolta neppure l’elisoccorso “salva vite” ha potuto fare il miracolo. Ed è volato via lasciando una scia di polemiche. Anche se va sottolineato - a detta dei medici - che “la speranza di salvare la vita alle vittime di infarto fulminante è esigua; tuttavia, nei casi più fortunati, un intervento terapeutico rigorosamente tempestivo può risultare salvifico. Il trattamento dell'infarto fulminante prevede le stesse cure che richiede l'infarto del miocardio dovuto all'occlusione dei rami coronarici, ovverosia un ricorso all'angioplastica coronarica, per liberare la o le coronarie occluse”.
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