Fecero arrivare l'acqua a Lipari con navi cisterna: nessun danno erariale, assolti ex amministratori
Accusati dalla procura generale della Corte dei Conti di un danno erariale di quasi 2 milioni e 700 mila euro per l'eccessivo uso di acqua delle navi cisterna a discapito del dissalatore, l'ex sindaco Marco Giorgianni, l'ex vice e assessore con delega all'approvvigionamento idrico Gaetano Orto, il dirigente Mirko Ficarra e tre funzionari regionali, dopo il loro ricorso, allo stesso organo di controllo regionale (presidente Vincenzo Lo Presti), sono stati assolti da ogni addebito.
Per Giorgianni, Orto e Ficarra sono stati liquidati 6 mila 940 euro più le spese generali; per i funzionari regionali Felice Ajello 4 mila 150 euro più le spese; per Marcello Loris 3 mila 69o euro piu' le spese, per Salvatore Anzà 2 mila e 20 euro piu' le spese generali.
Secondo l'accusa del procuratore Gianluca Albo "il dissalatore nella maggiore isola delle Eolie sarebbe stato sottoutilizzato e si faceva un ricorso eccessivo alle navi cisterna con un costo molto più elevato". Sia Giorgianni che Orto e Ficarra nella loro difesa invece avevano sostenuto che "il dissalatore spesso non funzionava a pieno regime e vi erano continuamente lamentele da parte della gente sia nel centro dell'isola che nelle zone alte. Addirittura anche nel vivo della stagione estiva con le proteste degli albergatori e dei turisti costretti a rifornirsi con le autobotti. Tra le contestazioni vi era anche il mancato aumento della tariffa dell'acqua".
Proprio per questo motivo gli ex amministratori comunali erano costretti a richiedere ai dirigenti della Regione con delega all'approvvigionamento idrico nelle isole di Sicilia, di autorizzare l'invio delle navi cisterna al ministero della difesa che dava l'okey per sopperire alla crisi idrica anche nel vivo della stagione estiva oltre che in bassa stagione. E ora dopo il ricorso per tutti finisce un incubo di dover risarcire un danno erariale di quasi 2 milioni e 69.309 euro.