Voleva difendere la figlia ma è stato ferito con un coltello dall’ex compagna e madre della bambina. Se la caverà con una ferita alla mano un cinquantaseienne di Messina, che nel fine settimana al culmine di una lite familiare, è stato aggredito con violenza dalla sua ex. L’uomo fortunatamente è stato colpito solo di striscio dalla trentaseienne che soffrirebbe di disturbi mentali. Da tempo separato era andato a vivere in un’altra abitazione.
Ma i rapporti tra i due non si erano interrotti del tutto, per via della figlia di undici anni che era rimasta a vivere con la madre. Sabato scorso durante una discussione in casa, la donna avrebbe perso il controllo, picchiando la bambina, che in preda al panico - secondo quanto ricostruito dagli investigatori - ha telefonato al padre per chiedere aiuto. Allarmato dalla telefonata, l’uomo dopo essersi precipitato nell’appartamento della ex compagna, avrebbe detto alla figlioletta di preparare le sue cose e di seguirlo. A quel punto la madre sarebbe andata su tutte le furie e per impedire alla bambina di andare con il padre – secondo quanto ha riferito quest’ultimo alla polizia - lo ha aggredito con un coltello da cucina, provocandogli un taglio profondo alla mano.
Nonostante la ferita sanguinante, l’uomo ha preso la bambina è andato al pronto soccorso chiamando la polizia per denunciare l’episodio. A casa della donna è arrivata subito una volante, che ha cercato di tranquillizzarla. La donna era in preda a una crisi nervosa, in virtù della sua fragilità psichica che in passato aveva reso necessario il trattamento sanitario obbligato. Compresa la delicata situazione familiare e il suo stato di salute, la trentaseienne è stata accompagnata in ospedale. Nel frattempo anche l’ex compagno era tornato nella propria casa con la figlia. Sembrava tutto finito ma dopo alcune ore la donna, riuscendo a dileguarsi dall’ospedale, si è ripresentata a casa dell’uomo e lo ha aggredito ancora. È stata fermata dalla polizia in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
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