La guardia costiera di Milazzo ha liberato in mare 20 giovani pesci spada vivi e ha sequestrato attrezzi da pesca privi di marcatura. L’operazione è stata portata a compimento, in occasione dell’ordinaria attività di vigilanza sulla filiera della pesca marittima, personale militare del battello GC A64 della Capitaneria di porto di Milazzo. E ha provveduto al sequestro di tre attrezzi da pesca di tipo palangaro derivante caratterizzati da lunghezza complessiva di 6000 metri e circa 1000 ami, non conformi alle vigenti normative nazionali e comunitarie in tema di identificazione e costituenti, di fatto, un pericolo per la navigazione. Nel corso delle operazioni di sequestro è stato rilasciato in mare l’intero quantitativo di pescato ancora tutto vivo, costituito da 20 esemplari di pesce spada (Xiphias Gladius) sottomisura. Per favorire il recupero dello stock ittico la Comunità europea tramite l’adozione di apposite Raccomandazioni ICCAT ha definito, attraverso un sistema di particolari tutele, la taglia minima (100 cm misurata dalla mandibola inferiore) in modo da ridurre le catture di esemplari ancora giovani (sotto misura) che non hanno raggiunto l’età riproduttiva rendendo estremamente difficile il recupero biologico della specie evitando in tal modo l’impoverimento dello stock ittico del pesce spada nella più ampia ottica della pesca sostenibile.