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Messina, tifoso ucciso da bomba carta: il ministero dell'Interno dovrà risarcire la famiglia

Tonino Currò, il tifoso ucciso da una bomba carta. A destra una manifestazione per commemorarlo

La famiglia di Tonino Currò, il giovane tifoso messinese morto allo stadio il 17 giugno del 2001, dovrà essere risarcita anche dal Ministero dell’interno. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Messina che, confermando il verdetto di primo grado che chiamava in causa Comune di Messina e Lega Calcio, ha riconosciuto la responsabilità contestuale del Ministero.

Tonino aveva 18 anni, era andato allo stadio insieme ai ragazzi della curva per tifare per la Fc Peloro, nella gara contro il Catania. Doveva essere una giornata di festa, invece una bomba carta lanciata dalla curva con i tifosi etnei gli ha stroncato la vita. Secondo i giudici messinesi, l clima di tensione e ostilità fra le contrapposte tifoserie era stato ampiamente preannunciato e pertanto la morte di uno spettatore non poteva essere considerata un caso fortuito.

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