Da ben otto anni è vacante l'incarico di direttore della Farmacia ospedaliera dell’Azienda Papardo, un presidio essenziale nell’ambito del polo ospedaliero che serve l’intera zona nord di Messina. Un'odissea fatta di errori nel bando di concorso e altre incredibili traversie e inaccettabili ritardi.
La vicenda ha inizio nel novembre del 2014, da quando andò in pensione l'allora direttore. Secondo la legislazione vigente il sostituto doveva essere designato entro nove mesi, nel frattempo la “vacatio” veniva coperta con incarichi temporali affidati con avvisi esterni. L'Azienda ospedaliera ha impiegato tre anni prima di avviare la procedura di affidamento dell'incarico dirigenziale di secondo livello.
Nel 2017, il commissario straordinario dell'Azienda Papardo ha deciso di indire una selezione pubblica per titoli e colloquio per il conferimento dell'incarico quinquennale di direttore di Farmacia, contestualmente ad analoghe selezioni relative ad altre Unità operative complesse (tutte espletate nei termini di legge). L'Azienda ha provveduto alla nomina della Commissione esaminatrice per il conferimento dell'incarico e ha preso atto delle domande di partecipazione pervenute. A bloccare la già lenta procedura, arriva, però, una segnalazione dell'Ordine dei farmacisti: nel bando di concorso c'è un errore.
Tra i requisiti specifici di ammissione risultano due lauree in Farmacia e in Chimica e tecnologie farmaceutiche mentre, secondo la legislazione, il requisito richiesto è «la laurea in Farmacia oppure in Chimica e tecnologie farmaceutiche». Ne derivava, quindi, l'obbligatoria riapertura dei termini per la presentazione delle domande, per consentire la partecipazione anche ai candidati che erano in possesso di una sola laurea. L'Azienda ospedaliera chiede l'autorizzazione all'assessorato regionale della Salute e nel mese di luglio 2021, il direttore generale della stessa Azienda approva una parziale rettifica dell'avviso pubblico di selezione correggendo l'errore.
Il 9 dicembre 2021, lo stesso direttore accetta tutte le domande di partecipazione, sia quelle pervenute nel primo termine di scadenza indicato nel bando errato, sia quelle pervenute nel successivo termine del bando. Segue la nomina di una nuova Commissione esaminatrice, ma non succede nulla. A tutt'oggi, nonostante l'originaria nomina della Commissione risalga a un anno fa, nonostante la disponibilità già espressa da parte di due dei tre componenti estratti, la direzione dell'Azienda Papardo non ha ancora concluso la procedura di conferimento dell'incarico dirigenziale dell'Unità operativa complessa di Farmacia, adottando tempi infiniti per la ricerca del terzo componente della Commissione, fuori da ogni logica.
Ritardi ancor più eclatanti se confrontati con altre analoghe vicende, riferite al conferimento di incarichi quinquennali di direttori di struttura complessa di altre discipline, procedure, in questi casi, concluse da lungo tempo.
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