Un giovane autista dell’Atm, l'azienda di trasporti messinese, è finito al pronto soccorso ieri, 14 dicembre, dopo essere stato aggredito a colpi di stampella da un uomo che pretendeva di salire sul bus prima della fermata. A poche decine di metri dalle strisce gialle che delimitano l'area in cui è autorizzata l’apertura delle porte, si è messo al centro della carreggiata intimando al conducente di aprire. Al legittimo rifiuto del lavoratore ha reagito con insulti di ogni genere e, raggiunta la fermata, ha prima colpito le porte del mezzo pubblico con la stampella e una volta salito sul bus ha aggredito l’autista. Solo grazie all’intervento dei passeggeri presenti che l’hanno bloccato si è evitato il peggio. Accompagnato al pronto soccorso, il dipendente di Atm è stato giudicato guaribile in due giorni. Sempre, ieri, un automobilista a cui era stata rimossa l’auto perché parcheggiata in sosta vietata, è arrivato all’Atm con atteggiamento minaccioso e ha aggredito un dipendente scambiandolo per l’autore della rimozione forzata. È intervenuta la polizia. Filt-Cgil, Uilt, Faisa-Cisal, Ugl e Orsa denunciano «l'allarmante escalation di aggressioni, alimentata e incoraggiata dalla costante denigrazione mediatica dei lavoratori, descritti pubblicamente dalla direzione aziendale come privilegiati con lo stipendio fisso, nostalgici del passato, furbetti del cartellino, fannulloni indisciplinati che lasciano a piedi l’utenza». I sindacati contestano anche all'azienda di non avere inviato alcun comunicato di solidarietà.