A Stromboli a fasi alterne continua l’attività del cratere più esplosivo delle Eolie. E approfittando del clima splendido con sole e mare come l’olio, richiama anche carovane di turisti soprattutto stranieri, anche se però non possono scalare la montagna oltre i 290 metri d’altezza.
Negli anni passati – allorquando le condizioni di sicurezza lo permettevano – sulla cima del vulcano la famosa guida Mario Zaia, in arte “Zazà”, organizzava con i turisti una spedizione per salutare l’arrivo del nuovo anno con uno cin cin di champagne. Quest’anno – se le condizioni non cambieranno – si dovrà fermare a 290 metri.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, dalle osservazioni effettuate attraverso le telecamere di sorveglianza ha osservato che “è ripresa l'attività effusiva e continua ad alimentare flussi lavici che si espandono lungo il canale di erosione formato sulla Sciara del Fuoco in seguito all'attività effusiva del 9 ottobre scorso”.
“Continua – rilevano i ricercatori - anche l'attività stromboliana e di spattering dall'area craterica nord. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico è stato osservato un leggero incremento su valori mediamente alti. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non hanno mostrato variazioni significative”.
La ripresa dell’attività “Stromboliana” a Ginostra continua a creare preoccupazioni tra i 40 abitanti sia per il costone a rischio nella parte alta dell’abitato sottostante all’area portuale ed al pontile che è ancora al buio nonostante le continue segnalazioni.
“La luna – dice ironico l’isolano Riccardo Lo Schiavo - non basta a illuminare il buio del pontile. Sembra che dopo i nostri interventi qualcosa si stia muovendo per ripristinare l’illuminazione nell’area portuale, ma fino a quando le luci non saranno ripristinate è doveroso continuare a lanciare l'allarme, anche perché da dietro la montagna i bagliori della lava meritano attenzione...”.
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