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Sistema sanitario nelle Eolie, 30 associazioni chiedono interventi

L'ospedale di Lipari "incerottato" (foto notiziarioeolie.it)

Dopo i comitati per la salute anche le associazioni eoliane scrivono agli enti preposti alla programmazione e alla gestione dei servizi sanitari per sollecitare ancora una volta la necessaria attenzione sul sistema sanitario locale.

In una nota dettagliata, trasmessa e sottoscritta da 30 associazioni, si ribadisce – dice Danilo Conti, presidente di Eolie 2030 - “la necessità di tenere alta l’attenzione su un tema molto sensibile che a più riprese nell’ultimo decennio ha occupato e preoccupato i cittadini eoliani facendo anche registrare fatti gravissimi sfociati in importanti proteste”. Il mondo dell’associazionismo eoliano fotografa la situazione attuale rispetto alle falle dell’offerta sanitaria locale e formula precise istanze tanto a livello nazionale (presidenza del consiglio, ministero), quanto a livello regionale (presidenza, assessorato, dipartimento e VI commissione all’Ars), provinciale (Asp) e locale (Distretto Sanitario e Comuni), in attesa di essere incontrati per poterne meglio approfondire le criticità.

“Nell’evidenziare l’assenza di medici – dice Dominga Monte, delegata di Confesercenti Eolie - rispetto alla pianta organica in vigore, alla Regione e all’Asp si chiede che questa venga completata e, quindi, potenziata. Così come si chiede di adeguare i posti di degenza, i servizi sanitari resi dal Distretto Sanitario e i presidi di continuità assistenziale delle isole periferiche. Il tutto finalizzato ad ottenere una sanità che sia davvero in grado di far fronte alle reali peculiarità ed esigenze del territorio, prevedendo un ospedale che operi conformemente ai requisiti di sicurezza e ai livelli essenziali di assistenza”.

“Nella nota – puntualizza Maurizio Cipicchia, presidente di assoimpresa Eolie - si avanza, inoltre, espressa richiesta alla regione siciliana di voler avviare la procedura per la per richiedere un punto nascita in deroga, così come previsto dall’art. 1 D.M. 11.11.2015 che consente di mantenere punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti/annui e in condizioni oro-geografiche difficili”.

“Si chiede, quindi, al ministero – aggiunge Christian Del Bono, presidente di Federalberghi - viste anche le istanze avanzate congiuntamente dalle amministrazioni e dai consigli comunali eoliani, di intraprendere le iniziative necessarie ai fini di una deroga alla normativa nazionale, in attuazione del dettato costituzionale recentemente modificando all’art. 119 dove nel riconoscere espressamente le peculiarità delle Isole ci si impegna a promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità”.

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