A Stromboli è diminuita la colata lavica. Lo annuncia l’Ingv di Catania. Nelle ultime settimane l’attività è caratterizzata proprio da questo fenomeno “la colata va e viene…”. Segno incoraggiante come ha sostenuto il vulcanologo Maurizio Ripepe “è meglio che i creteri non dormano…”. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo, dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, ha notato che “è progressivamente diminuita l’alimentazione del flusso lavico ed al momento la colata è in raffreddamento”. “Continua – sottolineano i ricercatori - l’attività stromboliana e di spattering all'area craterica nord e alla centro-sud con esplosioni prevalentemente rappresentate da materiale fine (cenere). L'ampiezza media del tremore vulcanico si è riportata su valori medi mantenendosi nelle ultime ore su questo livello. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non hanno mostrato variazioni significative”. In vista di Capodanno sembra improbabile che i vulcanologi e la Protezione civile possano proporre al sindaco Riccardo Gullo di autorizzare la scalata al cratere fino a quota sicurezza di 400 metri sul livello del mare. La montagna di conseguenza potrà essere raggiunta fino a 290 metri, anche senza guide vulcanologiche. C’è da credere che alcuni turisti stranieri sbarcati sull’isola anche per le splendde giornate di sole che continuano, si avventureranno sulla montagna per salutare l’arrivo del nuovo anno con i “botti” del cratere e anche delle bottiglie di champagne.