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Messina, spacciava la droga shaboo: arrestato un filippino

E’ una droga sintetica, dall’effetto eccitante che si presenta in forma di granuli e si consuma fumandola in pipette: il suo nome è shaboo e a spacciarla era a Messina un filippino 63enne, arrestato dai carabinieri della stazione del quartiere Giostra. I militari hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, e hanno trovato 30 grammi circa della droga e una somma di 3000 euro, probabilmente frutto dello spaccio. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

I laboratori di produzione di questa droga si trovano in Ungheria e Austria e sono tutti in mano alla mafia cinese; il trasporto avviene di solito in auto, dove la droga viene nascosta in piccole quantità (50-100 grammi), talvolta anche in luoghi improbabili come all’interno di estintori o pacchi di biscotti; al confezionamento, poi si provvede in appartamenti, anche questi in mano alla mafia cinese.
Gli effetti della droga sono molto forti già a partire da dosi minime: basta infatti una dose (da 0,1 grammi o anche più piccola) per ottenere effetti fino a 10-14 volte superiori a quelli della cocaina. Per chi la consuma il risultato ricercato è la possibilità di rimanere svegli, anche per più giorni, senza avere alcuna necessità di dormire. Per questo, quando la droga si è diffusa ha trovato come consumatori privilegiati proprio i filippini, impegnati in lavori notturni. Ma collateralmente nel corpo dell’assuntore si verificano - come per altre metanfetamine simili - convulsioni, atteggiamenti violenti, perdita di appetito, di denti e di capelli, e per alcuni perfino la deformazione del viso. Lo shaboo è inodore, tanto che risulta difficile da individuare anche per i cani antidroga.

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