A Vulcano due fabbricati costruiti abusivamente dopo decenni di ricorsi e contro ricorsi nelle aule giudiziarie e amministrative diventano di proprietà del Comune di Lipari. Erano stati realizzati da un isolano. Negli ultimi giorni, a seguito dei continui accertamenti da parte dei tecnici comunali, guidati dal capo area Claudio Beninati, in collaborazione con carabinieri e polizia municipale, grazie anche ad una convenzione sottoscritta con la procura della Repubblica di Barcellona, si susseguono le ordinanze di demolizione. A un villeggiante è stata notificata per aver realizzato sempre a Vulcano un terrazzo trasformato in cucina e realizzato un bagno. A Stromboli, sempre vicino ad un torrente, ad una villeggiante che aveva costruito terrazza e pulera. I casi di acquisizione delle costruzioni “fuorilegge” in questi anni sono stati innumerevoli. Tra case abusive, magazzini e capannoni. Il caso piu’ eclatante fu l’ex villetta di Silvano Saltalamacchia costruita in zona vincolata vicino al cimitero di Lipari che era stata acquisita dal Comune, poi svincolata e passata ad altro proprietario che l’acquistò in un’asta fallimentare. A seguito di segnalazioni la procura riaprì il fascicolo e dopo l’indagine, scattò dal Comune un nuovo provvedimento di acquisizione. In consiglio comunale allorquando si è dibattuto delle costruzioni acquisite dall’ente, è stato proposto di metterla al servizio del cimitero, ma in in questi anni piu’ volte è stata “saccheggiata” ed è letteralmente in rovina. Per non parlare dei “falsi ruderi” e delle case di proprietà di eoliani emigrati in Australia e America che con diversi casi di usucapione si sono visti “sfrattati” dei loro beni e tutte questioni finite nel mirino della magistratura.