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Lipari, troppi ritardi nei soccorsi: nuove indagini per la morte di Giovanni Lucchese

Giovanni Lucchese Foto Notiziarioeolie.it

Dopo la morte di Giovanni Lucchese che con il vespino si schiantò nel muro di una stradina di Lipari, al tribunale di Palermo è stato disposto un supplemento investigativo.
L’udienza si è svolta dinnanzi al gip Livio Conti a seguito del deposito dell’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura sul mortale evento. Il pensionato, già elettricista, 74 anni, sposato, una figlia, ebbe un incidente nella Via Due Vie, il 29 agosto 2021, la cui dinamica non è stata mai accertata.
Durante i soccorsi, si verificarono una serie di ritardi nel trasporto, a cagione dei quali giunse all’ospedale di Lipari alle ore 20:43, ma fu trasferito con l’elisoccorso per l’intervento a Villa Sofia di Palermo soltanto alle ore 02:00.

Accogliendo l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dai legali della famiglia, avvocati Francesco Rizzo e Annarita Gugliotta, il giudice ha restituito gli atti alla procura della Repubblica di Palermo per svolgere un supplemento investigativo. Dovrà riguardare: l’acquisizione della documentazione afferente quali interventi fossero in atto la notte tra il 29 agosto 2021 e il 30 nelle rispettive sale operatorie, sale rianimazione e sale neurochirurgiche del Papardo e dell'ospedale universitario “Gaetano Martino” di Messina; la convenzione Regione Sicilia - Asp in merito alla presenza di eli-soccorso ed alle disposizioni in merito al trasporto dei pazienti alle Eolie; disporre consulenza medico legale formulando i quesiti idonei a verificare la sussistenza in merito ai sanitari di eventuali profili di responsabilità penale, anche in considerazione al rispetto delle apposite linee guida soprattutto in tema di trauma cranico, di intubazione del paziente e di trasferimento - ricovero paziente intubato; contratto di servizio intercorrente fra il 118, Regione Sicilia ed Asp di riferimento, finalizzata a comprendere quali siano i meccanismi di individuazione dell'ubicazione di posti letto presso le varie strutture ospedaliere anche in considerazione al cosiddetto sistema "bedmanager".
Sono stati altresì richiesti chiarimenti ai consulenti nominati dalla procura della Repubblica di Palermo, qualora questi non fossero sufficienti, è stata autorizzata una nuova perizia.
Il giudice Conti ha quindi restituito gli atti alla procura conferendo un termine di cinque mesi per l’espletamento dei mandati assegnati.
Nel corso della discussione, la difesa si è soffermata in particolare sulla gravità nel ritardo dei soccorsi, che sono pienamente verificati e verificabili nelle registrazioni acquisite sia dalla procura, a mezzo del comando dei carabinieri di Lipari, ai quali era stata conferita delega di indagine, sia attraverso una corposa indagine difensiva che è stata svolta dai legali delle persone offese.
Nello specifico, i difensori della famiglia Lucchese hanno rilevato come “nonostante intercorra fra le Regione Siciliana e la ditta incaricata un appalto pluriennale ed ultramiliardario, l'ospedale non gode di un elicottero che faccia base fissa a Lipari.
La richiesta è stata in più  circostanze formulata da cittadini, comitati, amministrazioni e civici consessi di tutti i Comuni Eoliani. “Tuttavia – commenta l’avvocato Rizzo - tamquam non esset, inascoltati sono rimasti tali appelli e le petizioni inoltrate risuonano nella sorda Eco della "Vox clamantis in deserto".”

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