Il Gup di Messina ha deciso 13 condanne con rito abbreviato nell’ambito dell’inchiesta denominata Broken che riguarda lo spaccio di droga tra la Calabria e la Sicilia. Vent’anni a Giuseppe Mazzeo, in continuazione con una precedente condanna, che si riforniva in Calabra dal gruppo guidato da Paolo Nirta, condannato a 15 anni, considerato capo dell’omonima famiglia di San Luca. Così le altre condanne: 18 anni e 4 per Giuseppe Castorino, 17 anni e 8 mesi per Graziano Castorino e Maurizio Savoca, 10 anni e 8 mesi per Rosario Abate, 11 anni e 2 mesi per Carmelo Barile, 4 anni e sei mesi per Cettina Mazzeo, 9 anni e 2 mesi per Maria Minutoli, 5 anni per Gregorio Lucio Vaianella, per Francesco Leandro condanna a 5 anni, per Francesco Nesci 4 anni e 6 mesi e Gregorio Tassone 5 anni. Il blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina era scattato a luglio del 2022. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno documentato diversi viaggi della droga, carichi di cocaina che, tramite corrieri, passavano lo Stretto per arrivare sulla piazza messinese.