«Votami o ti faccio perdere il lavoro»: divieto di dimora per minaccia a consigliere comunale del Messinese
I carabinieri della compagnia di Taormina hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora, emessa dal gip di Messina, su richiesta della procura, nei confronti di un consigliere di un Comune della Valle dell’Alcantara, per il reato di «minaccia a un elettore» previsto dal Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali. Il provvedimento cautelare è il risultato degli accertamenti condotti dai carabinieri della Compagnia di Taormina in occasione delle elezioni comunali del giugno 2022, circa le presunte pressioni subite da due elettori. In particolare, il giorno precedente a quello delle elezioni, l’indagato, in qualità di candidato sindaco, avrebbe minacciato i due elettori, padre e figlio, riferendo che se non avessero votato in suo favore avrebbe fatto perdere il lavoro a quest’ultimo, impiegato quale operaio di una ditta, operante nel Comune, nei servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani. I due elettori, tra l’altro, avrebbero dovuto esprimere la loro preferenza secondo modalità concordate, in modo che il voto espresso fosse «riconoscibile». Nell’ambito degli approfondimenti investigativi, è emerso che l’indagato, sconfitto alle consultazioni elettorali quale candidato sindaco, ma venendo eletto comunque come consigliere di minoranza, avrebbe cercato di portare a compimento la minaccia prospettata alle vittime prima delle elezioni. L’amministratore comunale, infatti, in sede consiliare avrebbe proposto di valutare l’opportunità di far cessare i servizi aggiuntivi connessi al servizio di igiene urbana, dai quali dipendeva l’impiego lavorativo dell’elettore vittima di minaccia. Il giudice per le indagini preliminari, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, attesa la carica di consigliere rivestita dall’indagato, ha disposto per lui l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune dove svolge la carica pubblica.