Messina

Martedì 24 Dicembre 2024

Lipari, al centro dialisi intervento d'urgenza per salvare un turista settantottenne

L'ospedale di Lipari

Al centro dialisi dell'ospedale di Lipari, sotto la guida di Salvatore Messina, è stata eseguita una dialisi d'urgenza per un vacanziero messinese, di 78 anni, sbarcato sull'isola e ospite di parenti di Lipari. Domenica notte l'uomo si è ritrovato in stato comatoso, disidratato e anurico in pronto soccorso. Per l'intervento urgente il medico ha operato con la collaborazione delle anestesiste Giovanna Servia e Marina Venica, della dottoressa Monica Mazza del pronto soccorso, della capo sala Antonella Portelli e delle infermiere Giusi Portelli, Mascia Boltin e Daniela Picone. Dopo il trattamento, con le condizioni in netto miglioramento, l'uomo è stato ricoverato nel reparto di medicina. Il centro dialisi annualmente garantisce oltre che ai pazienti eoliani che arrivano dalle isole minori, sedute dialitiche anche a turisti sia italiani che stranieri. In media, sono 25 nel periodo fra maggio e ottobre. Servizio garantito nonostante vi sia un organico carente con due soli dirigenti medici, Salvatore Messina e Concetta Gerbino, e solo tre infermiere su cinque, previste in pianta organica. Intanto, all’ospedale di Lipari è a rischio chiusura l'ambulatorio di oncologia. Lo segnala Danilo Conti, portavoce del Comitato spontaneo Amici dell’Ospedale. «Lanciamo l’allarme – dice - sulla possibile chiusura a fine maggio del servizio ambulatoriale di oncologia. Un servizio che piuttosto andava implementato e completato con la possibilità di terapie infusionali in loco e che invece rischia di essere perduto se non tutelato. Sarebbe un vero peccato dopo tanto lavoro svolto per farlo attivare e riattivare dopo l'inspiegabile sospensione del 2022. Da quanto ci è stato riferito, i medici non vogliono più venire a prestare servizio, dovendo lavorare in condizioni precarie, senza potere esprimere la propria professionalità. Si aggiungono le difficoltà di prenotazione al Cup, che abbiamo già segnalato e che sembra concorrano a lasciare spesso deserti gli ambulatori nei giorni di visita, dirottando piuttosto l'utenza verso altri centri della terraferma». Frattanto, l'elisoccorso va avanti e indietro. Si è reso necessario ben tre volte per un isolano con frattura al femore ricoverato a Milazzo, poi per un problema cardiologico al Papardo e sempre a Messina per un problema urologico.

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