Per la pozza dei fanghi di Vulcano, posta sotto sequestro dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto nel giugno 2020, per presunti abusi edilizi commessi dalla società Geoterme che ne gestiva l’accesso, il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Sidoti ha disposto una perizia sui luoghi, affidandola a Rocco Crinni e agli ingegneri dell’Università di Palermo, Giuseppe Pellitteri e Antonio Barcellona.
Per i presunti abusi, compiuti in area di grande valenza naturalistica e paesaggistica, sono indagati, a vario titolo, Gustavo Conti, amministratore della società Geoterme, Angelo Ferlazzo, già amministratore pro tempore della stessa società, l'ingegnere Emanuele Carnevale, progettista e direttore dei lavori «incriminati», e Carlo Chiofalo, in quanto locatario di un piccolo immobile. Gli indagati sono stati assistiti dagli avvocati Francesco Rizzo, Nello Cassata, Saro Venuto, Alessandro Billè e Antonio Pennisi. L’accusa è stata sostenuta dal piemme Carlo Bray. La causa è stata rinviata al 18 aprile 2023.
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