La Corte di appello di Messina ha deciso in appello 23 condanne e un’assoluzione nel processo nato dall’operazione Market Place sul traffico di droga in via Seminario Estivo a Messina.
A molti imputati condannati per spaccio di droga le pene sono state ridotte. Condannato Paolo Arrigo a 7 anni e 4 mesi; Angelo Arrigo a 14 anni, 2 mesi e 10 giorni; Vittorio Stracuzzi a 11 anni; Pasquale Rossano a 7 anni, 11 mesi e 10 giorni; Stello Rossano a 8 anni, 5 mesi e 20 giorni; Marco Talamo a 10 anni, 7 mesi e 10 giorni; Girolamo Stracuzzi a 8 anni, 9 mesi e 20 giorni; Beatrice Rossano a 1 anno; Giuseppe Bonanno, a 7 anni e 8 mesi; Gianluca Siavash a 7 anni e 11 mesi; Concetta Assenzio ad un 1 anno, 6 mesi; Alessia Stracuzzi 1 anno, 5 mesi e 20 giorni; Carlo Pimpo a 6 anni, 8 mesi e 10 giorni; Antonino Arrigo a. 17 anni e 8 mesi; Ramona Assenzio a 6 anni, 10 mesi e 20 giorni; Manuela Valent a 7 anni, 2 mesi e 20 giorni; Daniela Monti a 8 mesi; Sandro Minutoli a 1 anno, 1 mese e 10 giorni; Giosuè Orlando a 7 anni, 6 mesi e 20 giorni; Eugenio Sebenico, 4 anni e 6 mesi; Carmelo Prospero, 8 anni e 4 mesi. Per Concetta Assenzio e Beatrice Rossano pena sospesa. Le uniche due conferme della sentenza di primo grado hanno riguardato Giuseppa Paratore condannata a 4 mesi e Vincenzo Barbera condannato a 4 anni.
Assolto da tutte le accuse per non aver commesso il fatto Federico Russo.
Le microspie collocate dalla polizia nelle palazzine di via Seminario Estivo, che il pentito Minardi definì appunto «la Scampia di Messina», svelarono lo spaccio continuo, giorno e notte, negli atri e nei cortili, di cocaina, marijuana, hashish, skunk. Una «roccaforte», munita di videosorveglianza per controllare gli accessi e, tramite schermi in casa, l’eventuale presenza delle forze dell’ordine.
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