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Banda dei falsi matrimoni a Messina, quattro condannati in appello

Si chiude con quattro condanne ridotte rispetto al primo grado lo stralcio in appello per l’inchiesta sui falsi matrimoni, che a marzo del 2022 aveva portato cinque persone in carcere, con l’ipotesi d’accusa principale di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con un’ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Maria Militello su richiesta dei pm Antonella Fradà e Roberta La Speme, dopo una serie di indagini e intercettazioni messe in piedi dalla Squadra Mobile. Lo scrive la Gazzetta del Sud oggi in edicola.

Si tratta dei cittadini marocchini Abdelkarim Aboufares e Hicham Hamraoui, e delle messinesi Valentina Cuscinà e Giuseppa Perrone. Sono stati assistiti dagli avvocati Giovanni Caroè, Salvatore Silvestro, Oleg Traclò. In primo grado con lo “sconto di pena” per la scelta del rito abbreviato, il gup inflisse ad Aboufares 4 anni e 4 mesi di reclusione, alla Cuscinà 2 anni e 4 mesi, alla Perrone 2 anni e 2 mesi.
In appello i giudici hanno rimodulato le pene: 3 anni e 2 mesi per Aboufares (revocata la pena accessoria), un anno e sei mesi per Cuscinà (pena sospesa) e Perrone (per quest’ultima anche una multa di 3mila euro), e infine un anno e 4 mesi per Hamraoui.

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