Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Santa Marina Salina, dopo le carte bollate Casali s'incatena al Limoncino per non chiudere l'attività

A Santa Marina Salina il titolare di un chiosco si è dovuto incatenare per poter riaprire il suo cocktail bar. La vicenda. Martedì 8 agosto cinque agenti della polizia municipale si sono presentati presso il chiosco di Mattia Casali, denominato "Il Limoncino", cocktail bar, sito in località Punta Barone, per effettuare il sequestro. Già lo scorso 2 settembre era stato sigillato in quanto ritenuto sprovvisto della concessione per l’occupazione del suolo pubblico, pur avendo la ditta presentato regolare richiesta di concessione alla Regione Sicilia, ente proprietario dell'area, già nell’anno 2021, ma rimasta “bloccata” a causa dell’inadempimento dello stesso Comune nell’adozione del piano di utilizzo del demanio marittimo. A seguito del sequestro, la ditta con l'avvocato Sara Pollini, ha presentato ricorso al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto il quale ha disposto in via d’urgenza, la sospensione immediata del sequestro. Successivamente lo stesso tribunale si è dichiarato incompetente, rimettendo le parti innanzi al giudice di Lipari il quale ha confermato, la sospensione del sequestro, per consentire alla ditta di lavorare in pendenza del giudizio, anche e soprattutto in considerazione del fatto che nel mese di marzo ha presentato alla Regione un'altra richiesta di concessione di durata breve (tre mesi), ottenuta in data 6 giugno. La ditta così ha ripreso l’attività, ma i cinque agenti della polizia hanno tentato nuovamente di porre sotto sequestro il chiosco. Solo la protesta del titolare Mattia Casali, che si è incatenato al chiosco, l’intervento dei carabinieri, nonché la nota della Regione, ha impedito che il chiosco fosse sequestrato e l’attività lavorativa interrotta nel bel mezzo della stagione. Il “Limoncino” pertanto ha potuto riprendere la sua attività. Foto notiziarioeolie.it

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