
«Mai più gadget che possano ledere l’immagine della Sicilia a bordo delle navi da e per la Sicilia». Lo dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, in merito alla polemica sorta per i souvenir di stampo mafioso in vendita sui traghetti tra Messina e Villa San Giovanni, lanciata sui social dal cantautore Mario Incudine.
«Seppure la tratta dello Stretto non è svolta nell’ambito di un contratto con la Regione Siciliana, siamo comunque intervenuti immediatamente presso Caronte & Tourist per chiederne la rimozione. Ringraziamo i vertici della società - aggiunge Aricò - per aver agito con altrettanta tempestività presso i terzi che hanno in affitto gli shop sulle loro navi».
«Come governo Schifani inoltre - aggiunge l’assessore - abbiamo fortemente voluto sostenere questa posizione, includendo nei nuovi contratti che seguiranno alla procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di collegamento con le isole siciliane, un comma con cui si vieta la vendita a bordo delle navi di qualsivoglia oggetto che possa mortificare il riscatto della Sicilia rispetto a stereotipi che fanno ormai parte del suo passato e che i siciliani fortemente rigettano».
Persone:
6 Commenti
Giuseppe
04/09/2023 23:51
Finalmente, speriamo si proceda altrove e su tutti il territorio nazionale
Salvatore
05/09/2023 01:19
Dovrebbero vendere le magliette e sltri souvenir con i simboli dell' antimafia. Falcone e borsellino e tantissimi altri ancora...
francesca
05/09/2023 05:37
Ovviamente lo stesso equivale anche per tutti i souvenirs dei negozi e dalle bancarelle che rappresentano la mafia in Sicilia!!
Cittadino Attento
05/09/2023 06:54
Ottima scelta. Bisogna esibire i tesori della Trinacria e non le vergogne.
antonio
05/09/2023 07:03
Purtroppo piaccia o no la Sicilia nel mondo è questa
Furetto
05/09/2023 08:02
Hanno un po' scocciato con tutti questi gadget