Un funzionario della direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate di Messina è stato posto agli arresti domiciliari, mentre due commercialisti sono stati sospesi per 12 mesi dall’esercizio della professione. L’indagine, coordinata dalla Procura di Messina ed eseguita dalla guardia di finanza, ha preso avvio dalla denuncia di un imprenditore che nel periodo dell’emergenza sanitaria Covid-19 aveva presentato la richiesta per ottenere i contributi finanziati attraverso il cosiddetto Decreto ristori. Secondo gli elementi finora acquisiti, il funzionario avrebbe prospettato all’imprenditore un collegamento tra l’erogazione dei contributi dovuti e le sponsorizzazioni a un’associazione sportiva dilettantistica di cui lui stesso era team manager. Gli approfondimenti hanno portato alla luce, secondo l’ipotesi d’accusa, un contesto illecito assai più ampio in cui risultavano coinvolti anche due commercialisti - Antonino D'Andrea di 68 anni e Dario Grussu di 58 - che, in accordo con il pubblico ufficiale, si sarebbero fatti portavoce delle indebite richieste del funzionario, incentivando i clienti a elargire sponsorizzazioni. Inoltre, le imprese che avevano assecondato le richieste avrebbero ottenuto anche un beneficio fiscale, portando in deduzione le spese di sponsorizzazione effettuate. I titolari delle aziende indotti alle sponsorizzazioni, complessivamente quattro persone, sono indagati per aver indebitamente corrisposto i relativi benefici, ricercando un illecito vantaggio in procedure amministrative. Le indagini, tra l’altro, hanno permesso di rilevare la natura fittizia delle sponsorizzazioni stesse per l’inesistenza di qualsiasi attività pubblicitaria da parte dell’associazione sportiva dilettantistica.