Esplosioni a Stromboli: le comitive che vorranno festeggiare il Capodanno sulla montagna si fermeranno a quota 400
A Stromboli stasera isolani e turisti saluteranno il 2024 sulla montagna. Oltre alle esplosioni del vulcano ci saranno anche quelle delle bottiglie di champagne. Nell’isola è ormai una tradizione che continua grazie alle guide. Per sicurezza, viste le esplosioni, si fermano a quota 400 metri. Per la cima di oltre 900 metri persiste il divieto. Il dipartimento della Protezione civile ha anche ricordato l’onda anomala che vi fu il 30 dicembre di 21 anni fa. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha rilevato che «le reti di monitoraggio hanno registrato un’esplosione maggiore, immediatamente seguita, da un secondo evento esplosivo di minore intensità. Le esplosioni hanno prodotto una significativa emissione di materiale piroclastico grossolano, la cui ricaduta ha raggiunto la Sciara del Fuoco, con rotolamento del materiale caldo lungo il pendio». Dal punto di vista sismico, spiegano i vulcanologi, «si evidenzia che sono stati anche registrati due segnali esplosivi in rapida sequenza. Il tremore vulcanico si è mantenuto leggermente al di sopra dei valori precedenti. L’analisi delle deformazioni del suolo evidenzia un transiente (impulso di energia, ndr) di circa 0.4 microradianti alla stazione clinometrica di Timpone del Fuoco in concomitanza dell’esplosione; il segnale è immediatamente rientrato ai valori precedenti subito dopo l’evento esplosivo». Poi il ricordo di 21 anni fa. «Il 30 dicembre 2002, il maremoto di Stromboli», ha sottolineato la Protezione civile, riportando alla memoria di tutti che la frana della Sciara del Fuoco, causata dall’eruzione del vulcano Stromboli, provocò un’onda anomala. Il maremoto toccò le coste di Calabria e Sicilia, causando ingenti danni alle abitazioni. Il Sistema di Protezione Civile si attivò per prestare soccorso e monitorare l'evoluzione della situazione. Foto notiziarioeolie.it