A Pecorini, borgo marinaro di Filicudi, dopo le recenti mareggiate che hanno letteralmente sommerso il porticciolo, ora è toccato al lungomare ritrovarsi con una valanga di grosse pietre e ciottoli. La furia del mare ha depositato di tutto lungo il litorale, dove case e attività turistiche sono quasi tutte chiuse nel periodo invernale.
Ma ci sono abitazioni e anche negozi in difficoltà per aprire le porte e ora si dovrà intervenire per l’opera di sgombero. «C’è chi spala la neve e chi spala le pietre a Filicudi Pecorini... La mareggiata ha letteralmente coperto il molo e la via d'accesso», commenta Renzo De Biase, un isolano.
È già la seconda volta che il porticciolo viene sommerso dalle mareggiate. Nell’isola il porticciolo di Pecorini è utilizzato come scalo alternativo per navi e aliscafi, quando il porto principale, dalla parte opposta dell’isola, non è utilizzabile per le avverse condizioni meteo marine. «Nel 1978 la furia del mare – ricorda De Blasi – che stavolta si è presentata con onde alte cinque metri, fu ancora più violenta e distrusse il porto, portando le pietre sin dentro le case. Il piccolo museo fu pure distrutto».
Foto notiziarioeolie.it
Caricamento commenti
Commenta la notizia