È morto oggi, 25 febbraio, dopo oltre due mesi di ricovero in ospedale, Nino Spanò, di 51 anni, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro a Montagnareale lo scorso 20 dicembre. Stava effettuando alcuni lavori di carpenteria in uno stabile in fase di costruzione in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Caterina. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio, per ragioni ancora sconosciute, cadendo da una impalcatura posta a circa tre metri dal suolo e battendo violentemente la testa sull’asfalto. Immediato il trasporto in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Barone Romeo di Patti, dove gli sono state prestate le prime cure. Da qui l’operaio era stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Messina in ragione del grave quadro clinico delineato dai sanitari del nosocomio pattese. Oggi la morte in ospedale. La notizia della morte di Nino Spanò, ennesima vittima di un incidente sul lavoro, ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Oliveri, il centro in cui viveva l'operaio. Il paese si è stretto attorno alla famiglia dell’operaio. In molti a ricordare «Piras», come veniva chiamato, sorridente sui social. Fra loro gli amici della Pro loco, «Quelle notizie che non vorremmo mai che arrivassero. Quelle notizie che ci lasciano senza fiato, senza una spiegazione, che ci lasciano così… senza un perché … Dove il silenzio ci accomuna, per dare forza alla sua famiglia, ai suoi due piccoli e alla moglie. Tutto il gruppo Pro Loco Oliveri si stringe al dolore della famiglia Spanó in questo momento delicato». Cordoglio espresso anche da parte dell’amministrazione comunale: «Tutti noi ci stringiamo al dolore della famiglia Spanò-Calabrese per la prematura scomparsa di Nino. Ci piace pensare che "Piras" stia già organizzando una partita a scacchi». 1