Un autista del bus della linea 1 Shuttle è stato aggredito ieri a Messina. Il mezzo aveva aveva appena raggiunto il capolinea di Torre Faro quando un passeggero ha picchiato l'uomo perchè, a suo dire, avrebbe saltato una fermata. L'autista è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Papardo, con ingresso in codice verde e due giorni di prognosi per una lieve escoriazione e contusione alla mano destra. Il presunto aggressore si è comunque difeso e ha già dichiarato che presenterà una controquerela. Sull'episodio è intervenuta Atm con una nota firmata dal presidente Giuseppe Campagna che esprime solidarietà e vicinanza al conducente. In merito a questo episodio c’è una presa di posizione delle sigle sindacali Fit Cisl – Uil Trasporti – Faisa Cisal – Orsa Trasporti a riguardo la variazione di percorso da parte dell’aziena trasporti. «Atm SpA che, nella foga di dimostrare efficienza da propagandare alla città ad ogni piè sospinto, si legge nella nota sindacale, cambia continuamente l’orario e l’organizzazione di lavoro di propria iniziativa con semplici messaggi whatsapp nella chat degli autisti, non si è preoccupata di avvisare anche l’utenza della soppressione della fermata. Nel condannare fermamente l’inciviltà di una parte della cittadinanza che espone giornalmente a rischio la sicurezza dei lavoratori impiegati nel servizio essenziale, non possiamo esimerci dal ribadire che gli orari di percorrenza insostenibili e le continue variazioni dell’organizzazione del lavoro che l’azienda dispone in corso d’opera, senza consultare i Conducenti e le Organizzazioni Sindacali, hanno reso ogni giornata di servizio un’avventura, con gli autisti costretti a correre e/o rallentare per osservare gli orari impossibili disposti d’imperio e non incorrere nelle sanzioni disciplinari che mensilmente l’azienda divulga anche per qualche minuto di anticipo/ritardo e penalizza fortemente il salario dei lavoratori, ormai in preda a conclamata ansia da prestazione indotta. Nell’augurare al collega una pronta guarigione, auspichiamo che questa volta l’azienda ci eviti l’ipocrisia del consueto comunicato di solidarietà all’autista, la sicurezza e la serenità del servizio si ottengono con il confronto, con le iniziative condivise e con il rispetto della dignità dei dipendenti, non con i provvedimenti disciplinari e con la solidarietà d’occasione».