Gli agenti della squadra mobile della questura di Messina hanno dato esecuzione alla misura cautelare del collocamento in comunità, adottata con ordinanza del gip presso il tribunale per i minorenni di Messina, a carico di un giovane messinese, gravemente indiziato di avere aggredito due docenti scolastici dell'Istituto nautico di Messina e, in un’altra circostanza, un anziano, per un diverbio sulla circolazione stradale lungo la Panoramica dello Stretto.
L’aggressione nei confronti dei due insegnanti risale allo scorso gennaio. Secondo gli elementi raccolti nel corso delle indagini, uno dei due docenti, udendo delle urla provenire dall’aula in cui stava tenendo la lezione l’altro professore, aveva notato che il collega era stato aggredito dall’alunno e, nel tentativo di prestargli soccorso, era stato a sua volta aggredito, dapprima verbalmente e poi fisicamente. Il minore non aveva accettato di essere interrogato per verificare oralmente la sua preparazione, visto che il professore aveva riscontrato che il testo di una precedente verifica era stato interamente copiato dal web. A fronte delle conseguenti reciproche accuse tra alunno e docenti, gli agenti della sezione reati contro la persona della Mobile hanno approfondito la vicenda al fine di ricostruire i fatti. Sono state pertanto acquisite molteplici dichiarazioni da parte di altri docenti, personale amministrativo e compagni di classe dell’indagato, che hanno confermato quanto denunciato dai due insegnanti, i quali hanno anche riportato lesioni personali gravi: uno di loro, in particolare, ha perso un dente.
Il minore è stato sottoposto alla misura cautelare anche perché era già stato accusato della allarmante aggressione avvenuta lo scorso 7 aprile sulla Panoramica dello Stretto ai danni di un anziano messinese di 83 anni, Franco Longo (nel riquadro della foto della Panoramica in alto) il quale era stato costretto a ricorrere alle cure mediche all’ospedale per le lesioni riportate. L’uomo era stato colpito ripetutamente in seguito ad un diverbio col minore. I successivi sviluppi investigativi, svolti dai carabinieri in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria della procura per minorenni di Messina, hanno consentito di identificare il minore quale autore dell'aggressione.
Sulla scorta degli elementi di responsabilità raccolti, con il coordinamento del procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minorenni, il personale della squadra mobile ha collocato in comunità il minore, presunto responsabile dei reati di lesioni personali gravi e aggravate e per il reato di calunnia, avendo anche falsamente dichiarato di essere stato schiaffeggiato da uno dei professori da lui aggrediti. A carico dell’indagato, data la pericolosità delle condotte, sono state attivate le procedure per l’adozione da parte del questore di Messina della misura di prevenzione personale.
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