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Pullman di Itabus si ferma per avaria, passeggeri a terra a Capri Leone per cinque ore

L'autista ha dovuto arrestare la sua corsa per una spia accesa sul parabrezza

Brutta disavventura per i passeggeri che stamattina (18 agosto) sono saliti a bordo del pullman di Itabus partito da Palermo. Durante il tragitto, all'altezza di Capri Leone, in provincia di Messina, l'autista ha dovuto arrestare la sua corsa per una spia accesa sul parabrezza. Il dipendente ha avuto disposizione dall'azienda, infatti, di parcheggiare il mezzo nel piazzale dinanzi al cimitero del paese e i passeggeri sono rimasti a terra per cinque ore.

«Dovevo andare a Rosarno - racconta Luisa La Colla, ex consigliere del Comune di Palermo – e c'era gente che doveva recarsi anche in altre destinazioni più lontane. Sono saltati tutti i nostri programmi. Itabus ci ha abbandonati e non ha saputo risolvere il problema. Dopo continue sollecitazioni e chiamate dell'autista, dopo 5 ore di attesa, è arrivato un bus privato che ci ha portati a Messina. Poi da lì ognuno doveva arrangiarsi da solo per trovare alternative».

I passeggeri sono rimasti tutta la mattina seduti sui sedili del pullman spento, quindi senza aria condizionata. In quel tratto di strada nessun'area di servizio, nessun bar. Chi ha avuto bisogno di un bagno si è dovuto rivolgere al cimitero vicino al piazzale dove il mezzo era parcheggiato. Una donna in gravidanza, stanca di attendere, ha deciso di chiamare un taxi a proprie spese.
«Abbiamo telefonato al call center di Itabus – continua La Colla – ma anche loro non sapevano come aiutarci. Eravamo sul punto di chiamare i carabinieri quando è arrivato finalmente l'altro mezzo. Ora ci chiediamo se ci sarà un risarcimento per tutti i disagi e i disservizi che abbiamo vissuto».

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