Sta lentamente tornando alla normalità la situazione nella frazione Ponte Naso, a Naso, comune della provincia di Messina, dopo la furia della pioggia che nella notte tra domenica e ieri lunedì 19 agosto), ha portato tanta paura, ma soprattutto danni. Nella zona rivierasca del comune nebroideo, una colata di acqua e fango è venuta giù dalla montagna travolgendo tutto ciò che incontrava sulla propria strada.
«Anche se potevamo aspettarci molta pioggia, dopo parecchi mesi di siccità - ha commentato a 48 ore dall’alluvione il sindaco di Naso Gaetano Nanì - non era immaginabile un evento straordinario come questo: in due ore sono caduti oltre 100 millimetri di acqua. Stiamo parlando di un terzo di quella che abbiamo avuto da gennaio ad oggi. Comunque, la macchina comunale per le emergenze ha funzionato bene, siamo riusciti a dare subito un aiuto alla popolazione, con l’intervento della protezione civile, dei vigili urbani e dei volontari».
Alcune famiglie, le cui case sono state allagate ed invase dai detriti, sono state evacuate ed assistiti nella sistemazione presso parenti. Inoltre, in poche ore, è stato effettuato il ripristino di diverse ed importanti strade, interrotte parzialmente o totalmente dalle frane. «I primi interventi sono stati effettuati la stessa notte, dalle ditte locali Cuticchia e Merendino, sotto le direttive dell’architetto Messina dell’Utc - continua -, da questa mattina stiamo verificando la situazione dei luoghi ed effettuando una prima la ricognizione dei danni. Ho già avviato interlocuzioni con gli uffici regionali preposti, per arrivare quanto prima alla messa in sicurezza del territorio che paga la devastazione causata da incendi degli anni passati, ma anche l’incuria e l’abbandono di molti terreni, da parte dei proprietari».
Naso non è l'unico centro colpito. Gran parte della fascia tirrenica del Messinese è stata devastata dall’ondata di maltempo che nella notte di domenica ha imperversato con forti piogge e vento provocando smottamenti e frane. Disagi per un forte temporale anche nell’isola di Stromboli. Le maggiori richieste di aiuto al centralino dei vigili del fuoco per i danni provocati dal maltempo sono arrivate in particolare dai territori di Piraino, Sinagra, Naso, Gioiosa Marea, Montagnareale, Torrenova e Brolo, dove si sono concentrati i maggiori interventi anche della protezione civile che ha operato con diverse squadre per mettere in sicurezza i territori e la popolazione.
Diverse le abitazioni bloccate dal fango, auto sommerse dai detriti, alberi caduti, condomini e garage allagati. Per la frana ha colpito Naso, in alcuni casi, è stato necessario, per cautela, far allontanare i turisti, trasferiti in altre aree. Sono intervenute squadre dei vigili del fuoco provenienti da Sant'Agata Militello, Patti Antillo, Milazzo e anche da Messina. È stata fatta richiesta anche di altre tre squadre da Cefalù, Catania e Siracusa.
Situazione difficile anche a Stromboli, dove l’altro ieri sera grossi massi, detriti e fango hanno reso impraticabile molte strade. Già da domenica sera nell’isola piene di turisti è stato lanciato l’allarme invitando la gente a fare attenzione nelle stradine a rischio. «La situazione è sembrata pericolosa – dice un residente - , c'è stata una valanga di fango e pietre che è scesa dalla montagna. Un rumore impressionante». Il borgo di Piscità è bloccato. A Stromboli una situazione drammatica che va avanti da due anni, da quando l’incendio «non controllato» durante le riprese della fiction voluta dalla Rai, bruciò mezza montagna. E da allora ad ogni bomba d’acqua, è un vero e proprio disastro.
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