Per la morte della giovane di Lipari Lorenza Famularo ci sono quattro richieste di rinvio a giudizio per medici e non solo dell’ospedale dell'isola. La richiesta è stata fatta dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Messina Giuseppe Costa che ha riformulato i capi di accusa. Prossima udienza il 12 dicembre prossimo ed è stata fissata dal sostituto procuratore Giuseppe Caristia.
Le richieste riguardano il paramedico in servizio all’ospedale di Lipari Antonino Casilli, dei medici di guardia Antonino Giuseppe Cannata e Concetta Angelica Sequenzia e il radiologo Giovanni Noto. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Calabrò, Paolo Starvaggi, Saro Venuto, Ferdinando Amata e Denise Zullo. L’accusa è di aver cagionato il decesso, avvenuto a Lipari il 23 agosto 2020, dovuto ad arresto cardiorespiratorio secondario a tromboembolia massiva (embolia polmonare). La procura sostiene la condotta in cooperazione colposa.
Parti offese sono i familiari di Lorenza, rappresentati dagli avvocati Nunzio Rosso e Vincenzo La Cava. Esclusi dall’inchiesta l’ex direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia, l’ex responsabile pro tempore del pronto soccorso Sergio Crosca e l’ex responsabile del presidio medico di Lipari Vincenzo Compagno.
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