In provincia di Messina gli ispettori del lavoro Inl hanno sospeso due attività, la prima per lavoro nero e la seconda per lavoro nero e mancata elaborazione del Dvr (Documento di valutazione dei rischi). Il primo accesso ispettivo ha riguardato un’officina meccanica per riparazioni autoveicoli mai sottoposta ad accertamenti in passato. Dai controlli effettuati in azienda, è risultato che tre dei 9 lavoratori presenti erano occupati «in nero», senza preventiva comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro e di conseguenza senza tutel normative e assicurative.
La seconda attività ispezionata è stata un panificio, in cui una lavoratrice era impiegata da un mese «in prova» come addetta alla vendita dei prodotti da forno senza aver firmato alcun contratto. Il titolare del panificio non aveva inoltre provveduto ad effettuare la valutazione dei rischi ed a redigere il relativo documento. Per l’impiego irregolare dei lavoratori occupati in nero, entrambe le attività sono state sospese e per il panificio è scattata anche la sospensione dell’attività per mancanza del Dvr.
Le sanzioni amministrative contestate ammontano a 2.500 euro per la regolarizzazione dei dipendenti senza regolare contratto e a 2.500 euro per il ripristino delle condizioni di impiego in sicurezza, unitamente alla successiva irrogazione della «maxisanzione per lavoro nero» pari a 1950 euro per ciascun lavoratore occupato.
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