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Decessi al Papardo di Messina, ci sono due indagati: ispezioni alla ricerca di un batterio

Al vaglio degli inquirenti ci sono tre casi e sono state sequestrate le cartelle cliniche dei pazienti

Ci sono due indagati nell’inchiesta della Procura su tre recenti decessi all’ospedale Papardo, dopo interventi nel reparto di Cardiochirurgia. Lo scrive la Gazzetta del Sud online. Ed è in corso un’ispezione disposta dalla Procura nelle sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo, al reparto di terapia intensiva post operatoria e ai corridoi di collegamento, con la pm Anna Maria Arena e i carabinieri.

In ospedale ci sono anche i tecnici di un centro specializzato di Catania che si occupa della verifica strutturale e funzionale delle sale operatorie anche sotto il profilo della salubrità. Con loro anche i consulenti nominati dalla Procura per gli esami autoptici di due pazienti deceduti nei giorni scorsi all’ospedale Papardo a poca distanza l’una dall’altra. Lo scopo dell’ispezione è quello di rilevare l'eventuale presenza di germi patogeni nelle strutture sanitarie.

Al vaglio diversi casi, che al momento sono tre, partendo dal sequestro delle cartelle cliniche. Si tratta del decesso di un uomo avvenuto nello scorso fine settimana, del 66enne Gaetano Tommaso Bombaci, temporalmente avvenuto dopo quello della 63enne barcellonese Maria Dora Biondo.

Sul corpo di ques'ultima è stata eseguita l'autopsia dalla professoressa Daniela Sapienza alla presenza di altre figure professionali: il cardiologo Gianluca Di Bella, direttore unità operativa complessa dell'Utic del Policlinico, e l'infettivologo Placido Mondello. Lo stesso collegio peritale che lo scorso 3 ottobre aveva effettuato l'esame autoptico sul corpo di Bombaci mentre sul terzo decesso si attendono le decisioni della Procura. La terza vittima è Vincenzo Ragusa, di 57 anni.

Dal Papardo, al momento, nessuna presa di posizione ufficiale.

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