«Un'isola ormai a rischio», racconta l’abitante Bartolomeo Taranto, uno dei cento arcudari, dove sono più le capre presenti che sono ancora oltre mille. «Si dovrebbero sistemare le stradine e i terrazzamenti ma niente di niente – aggiunge - l'altro ieri stavo rimanendo seppellito nella zona di Sgurbia Sopra Rutta per la terza volta sotto le macerie. Forse dovrei emigrare come i miei antenati. Impossibile passare, tre strade e il Comune non ne ha mai sistemata una perché non sono ancora mappate».
La giunta Gullo in attesa degli interventi di ripristino, per ora ha interdetto il transito pedonale. L’invasione delle capre selvatiche continua in lungo e largo nella piccola isola e ovviamente continuano a causare danni nei terrazzamenti, terreni, terrazze, stradine e nelle case.
Si va avanti «selvaggiamente», nonostante gli impegni assunti dalle varie autorità anche regionali per liberare Alicudi. Nell’isola non vi sono auto e scooter, ma solo asinelli che sono i mezzi di trasporto anche per gli oltre mille gradini per scalare la montagna.
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