Nella lunga estate eoliana con gruppi di turisti stranieri soprattutto tedeschi e bagni in mare c’è pure l’attività dello Stromboli che regala spettacolo. Tra alti e bassi. Sabato pomeriggio l’Ingv di Catania ha registrato una serie di esplosioni anche abbastanza forti con scivolamento del materiale lavico lungo la Sciara del Fuoco.
Nella giornata di domenica i, vulcanologi hanno accertato che “dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, l’attività effusiva da tracimazione lavica dall’area craterica nord si è gradualmente esaurita a partire dalle prime ore del mattino.
Persiste invece l’ordinaria attività esplosiva. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza del tremore ha subito un decremento portandosi da valori alti a medi dove tuttora permane. Non si segnalano variazioni significative nel tasso di occorrenza e nell'ampiezza degli explosion quakes. Anche le deformazioni, attraverso le stazioni delle reti di monitoraggio Gnss e clinometrica non mostrano variazioni significative.
Nella giornata di venerdì l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, aveva rilevato che “dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si osservava che aveva avuto inizio una sequenza di esplosioni di energia superiore quella normale, con un evento iniziale dall’area craterica nord, seguito immediatamente da un altro nella stessa area, e da un altro ancora nell’area craterica centro sud”.
“Il primo evento – puntualizzavano i vulcanologi - aveva provocato lo scivolamento di materiale caldo all’interno del solco scavato durante l’attività di luglio 2024 nella parte alta della Sciara del Fuoco. Successivamente all’ultima esplosione iniziava un trabocco lavico dall’area craterica nord, con un fronte lavico attivo nella parte alta della Sciara del Fuoco. Era stata anche osservata una successione di transienti sismici legati ad attività esplosiva, con alcuni frangenti più energetici”. Quella fase era stata accompagnata da un repentino incremento dell’ampiezza media del tremore che dal livello era arrivata ad un livello molto alto, per poi rientrare rapidamente.
Le deformazioni del suolo con la stazione clinometrica di Timpone del Fuoco avevano registrato una variazione di ampiezza complessiva pari a 0.5 microradianti. La presenza dei gruppi stranieri ha permesso ai vaporetti di raggiungere l’isola per far ammirare lo spettacolo notturno lungo la sciara del fuoco. Col cambiamento climatico ormai nelle sette isole è turismo tutto l’anno, anche se i locali soprattutto nelle isole minori cominciano a chiudere. A Panarea non c’è più un bar aperto.
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