A Vulcano i turisti chiedono quando sarà riaperta la pozza dei fanghi termali chiusa da almeno cinque anni. Rosalba Basile, memoria storica dell’isola eoliana, lo ha accertato personalmente.
«Ho ricevuto - dichiara Basile - decine e decine di telefonate di gente che chiede se aprono i fanghi, diversamente non prenotano. Alcuni giorni prima della fine del 204, alcuni vacanzieri erano arrivati perché qualcuno ha fatto girare la voce che erano aperti. E le conseguenze quali sono state? Sono ripartiti subito. Ora si dice - aggiunge - che potrebbero riaprire entro Pasqua. Ma qui sull'isola sono tutti arrabbiati, specie gli operatori delle strutture turistiche. Manca il turismo da marzo a giugno e da settembre-novembre e direi dicembre. Ormai in questi ultimi anni è stato accertato a chiare lettere. E purtroppo a nostre spese. Il 29 dicembre 2024 sono arrivati sull'isola centinaia di persone. E il primo pensiero è stato recarsi attorno alla recinzione della pozza dei fanghi ma alla fine tutti sono rimasti sorpresi e delusi. Ad un paio, che mi hanno chiesto, ho risposto "ancora chiusi…". Si è levato un coro di protesta e nooooo...”.
In realtà, a metà novembre dopo i rilievi dell'Ingv eseguiti nel laghetto termale era stata accertata la diminuzione della fuoriuscita dei gas, ed era trapelato che appena la notizia sarà comunicata ufficialmente al Comune e alla società Geoterme che lo gestisce, si potrà attivare l'iter per la riapertura.
«Ma ancora – stigmatizza la signora Basile – siamo in trepida attesa». Il laghetto termale per i suoi benefici terapeutici (in particolare problemi della pelle, articolari, disturbi delle vie aree, reumatismi) ogni richiamava migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo e per l’isola la struttura nella voce turismo rappresenta la grande attrazione. Foto Notiziarioeolie.it
Caricamento commenti
Commenta la notizia