
L’abiura di Fazio non è bastata a Schifani, che la esige in una sede formale: «Eventuali chiarimenti e controdeduzioni da parte del direttore generale del Cas - ha fatto sapere - dovranno essere presentati direttamente al presidente del Consorzio delle autostrade siciliane, che stamattina ha avviato il procedimento di sospensione e risoluzione dell’incarico, e non tramite dichiarazioni pubbliche. Sarà quella la sede opportuna e prevista dalla legge per verificare la correttezza nel metodo e nel merito di quanto affermato dal dirigente».
La sentenzà di Schifani contro fazio ha scatenato una bufera politica: «Il Direttore Generale del CAS ha pubblicamente ammesso la totale inadeguatezza dell’autostrada A20 Messina - Palermo a far fronte alla mole di traffico di mezzi pesanti prevista nella fase di apertura dei cantieri del Ponte, criticità questa che permarrà anche se l’opera verrà realizzata. Non solo la rete autostradale è inadeguata, ma ha evidenziato anche che le gallerie Scoppo e Telegrafo presentano gravissimi problemi di sicurezza», ha detto Antonio De Luca, Capogruppo all’ARS del MoVimento 5 Stelle.
«Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo - ha aggiunto -la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto 'punitivò per aver detto il falso o 'punitivò per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada? Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del CDA del CAS».
«La sospensione del direttore generale del Consorzio autostrade siciliane (Cas), Franco Calogero Fazio - ha sottolineato Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde - solleva interrogativi gravissimi. Presenteremo un’interrogazione per chiedere spiegazioni e fare luce su questa vicenda. Non si può accettare che un dirigente pubblico venga colpito per aver riportato dati oggettivi e aver espresso preoccupazioni legittime». «Fazio - aggiunge - ha evidenziato lo stato di degrado delle autostrade siciliane, sottolineando come le infrastrutture esistenti non siano adeguate a sopportare il traffico pesante previsto per i lavori del Ponte sullo Stretto. E per queste dichiarazioni, il Cas ha avviato la procedura di sospensione nei suoi confronti. Ci chiediamo: si tratta di un atto punitivo? Non si può criticare il Ponte? E’ un’opera intoccabile? Il governo vuole stracciare ogni dato tecnico-scientifico che ne evidenzia le criticità?».
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