
A Vulcano la Valle dei Mostri situata nel promontorio di Vulcanello uno dei luoghi più caratteristici delle Eolie è divenuto «imprigionato da cespugli e rovi…».
Lo segnala Daniela Giuffrè, presidente di FuturoEolie. «Intorno - racconta strane - creature di pietra nera ma che potevi riconoscerci un lupo, un elefante e tanti altri. Un'esperienza impressionante. Un sacco di turisti, affascinati come me. Ho avuto l'idea di tornarci. Nessuna segnaletica. A un certo punto trovo su un cartone scritto a mano "Valle dei Mostri". Continuo sul percorso ancora qualche metro prima di fermarmi davanti a un muro di vegetazione impenetrabile. Non si vede niente. Tutto è imprigionato da cespugli e rovi. Nemmeno Sandokan con la sua scimitarra potrebbe passare. Mi chiedo: ma che ci vuole a pulire quel sito? Un'attrazione turistica che potrebbe in parte compensare la persa attrattivitá dei fanghi. Dico a tutti, vulcanari compresi, restituiteci la Valle dei Mostri».
Il caso valle dei Mostri lo spiega Salvatore Agrip, capo gruppo consiliare della giunta Gullo «Sull'isola di Vulcano le strade comunali sono quasi nulle, in particolare a Vulcanello non ce ne sono. Quelle che si percorrono sono private. Quindi come potrebbe mai il comune spendere dei soldi su aree private, ma piuttosto i privati che dovrebbero farlo perché non lo fanno?».
Ribatte Giuffrè «Un tempo, quando Vulcanello era abitata da gente facoltosa, era pulita. Dire che il Comune non può intervenire perché è zona privata è sbagliato. Il Comune ha il dovere di tutelare e valorizzare i luoghi di interesse pubblico e turistico (D.Lgs. 267/2000, art. 3). Il sindaco può disporre interventi anche su aree private per motivi di interesse pubblico, paesaggistico o turistico (art. 50 e 54 D.Lgs. 267/2000), e può ordinare la rimozione di ostacoli o degrado ambientale rivalendosi poi sui proprietari (art. 192 D.Lgs. 152/2006). Ma la responsabilità non è solo istituzionale. Anche i proprietari dell’area e la comunità di Vulcano hanno abbandonato un luogo unico, che potrebbe integrarsi perfettamente con le altre attrazioni dell’isola e diventare un punto di rilancio culturale e turistico. Recuperare la Valle dei Mostri non è un favore, è un dovere verso il passato e un’opportunità per il futuro».
A suo tempo un villeggiante catanese proprietario di alcuni terreni aveva segnalato la disponibilità di donarli al Comune di Lipari da cui dipende nl’isola.
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