
Un riconoscimento alla «valenza nella storia della musicale vocale del genere rap, divenuto una delle forme di espressione preferite dai giovani». Ma anche e soprattutto al profilo di un artista premiato, tra l’altro, con la prestigiosa targa Luigi Tenco, e al suo «impegno nel trattare, con codici attuali e particolarmente vicini ai ragazzi, tematiche di grande rilevanza sociale». L’artista in questione è Fabio Rizzo, siciliano di Nicosia, in arte Marracash, uno dei rapper più importanti del Paese (che a luglio si esibirà, per altro, allo stadio Scoglio di Messina) e la proposta era quella, avanzata dal docente di Linguistica Fabio Rossi, di conferirgli la laurea honoris causa in Scienze dell’informazione, tecniche giornalistiche e social media, all’Università della città dello Stretto.
Una proposta che era già stata accolta a novembre, ma che si è arenata a fine gennaio, durante la seduta del consiglio di dipartimento del Dicam (il verbale è stato pubblicato pochi giorni fa) di fronte all’opposizione di tre professoresse, per «il timore che i testi delle opere contengano contenuti di natura sessista» e per «il potenziale rischio di promuovere una cultura legata a contenuti sessisti». Timori «infondati» secondo il professore Rossi, appoggiato dal rappresentante degli studenti, ma il confronto in Consiglio si chiude così: 39 voti favorevoli, 28 contrari, 17 astenuti.
La proposta, a quel punto, viene ritirata. Per Marracash il tributo di Messina non arriverà dall’Ateneo, ma dal pubblico dello stadio Scoglio, pronto ad accoglierlo per l’evento del prossimo 5 luglio.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia