
A Vulcano dopo cinque anni riapre il laghetto termale. Il sindaco Riccardo Gullo ha revocato la precedente ordinanza che vietava l’utilizzo. L’ok è arrivato dopo la videoconferenza con i vulcanologi dell’Ingv, la Protezione civile e l’Arpa e si è accertato che la situazione relativamente al rischio gas non è più pericolosa, giacché i valori si sono normalizzati.
La società Geoterme che lo gestisce «dovrà attenersi a provvedere alla custodia e vigilanza delle aree di sua pertinenza anche al di fuori degli orari di apertura al pubblico, dovrà garantire maggiori condizioni di sicurezza ai fruitori, una più completa attuazione delle indicazioni contenute in una nota della Protezione Civile, fornendo apposita specifica relazione prima della messa in funzione dell’impianto, munito del relativo sistema di monitoraggio e di allertamento».
Il laghetto termale per i benefici a livello terapeutico ogni anno richiamava migliaia di turisti da ogni parte del mondo. La notizia è stata accolta favorevolmente dagli operatori economici isolani perché la riapertura del laghetto destagionalizzerà il turismo vulcanaro.
L’ordinanza di interdizione della «Pozza dei Fanghi» «è stata revocata – spiega il sindaco Gullo - in seguito alla produzione, da parte della società Geoterme, di tutta la documentazione relativa all’installazione della strumentazione necessaria per garantire la sicurezza degli operatori e dei fruitori. L’interdizione si era resa necessaria come unico strumento di mitigazione del rischio connesso alle elevate emissioni di gas vulcanici che, a fasi alterne, che si sono verificate sull’isola tra il 2021 (quando fu dichiarato lo stato di emergenza nazionale) e il 2024 quando, finita l’emergenza, la Protezione Civile Regionale segnalava (insieme ai centri di competenza) la necessità di adottare più adeguate misure per la tutela della salute e della incolumità pubblica».
«Dopo un lavoro di circa un anno –prosegue Gullo - tra sopralluoghi tecnici, prescrizioni e indicazioni volte a salvaguardare la sicurezza pubblica, la Geoterme si prepara a riaprire la Pozza dei Fanghi, impegnandosi a rispettare le prescrizioni previste dall’ordinanza. Una lunga vicenda giudiziaria che ha comportato il sequestro dell'impianto, privando l'isola del posto più attrattivo che, insieme al cratere e all'intero contesto naturalistico isolano, la configura e la connota, si chiude così positivamente insieme all'emergenza delle emissioni gassose, aprendo prospettive di rilancio economico e sociale per la comunità isolana».
Foto NotiziarioEolie.it
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