A Panarea avvistato il falco della regina. Deve il suo nome alla giudicessa sarda Eleonora D’Arborea che nel 1392 istituì un codice di leggi locali, la Carta De Logu, nel quale si dedicava un articolo al divieto di prelevare astori e falconi dal nido, costituendo così il primo caso di tutela verso gli uccelli rapaci.
Si è posizionato sulla viuzza Street food dove si mangia bene. È un uccello da preda, lungo 36-42 cm e con un'apertura alare tra gli 84 e i 105 cm. Le ali sono lunghe e appuntite, il corpo affusolato e la coda piuttosto lunga. Indipendentemente da età e sesso si presenta in due diverse colorazioni del piumaggio: la "forma scura", più rara, è bruno-nerastra uniforme, mentre nella forma chiara, osservata in oltre il 70% dei casi, la gola e le guance spiccano nettamente rispetto alla parte superiore della testa e ai mustacchi scuri.
Il Falco della Regina nidifica in diverse aree mediterranee, specialmente sulle isole, dalla Spagna al Marocco, dalla Croazia all’Algeria, fino alle lontane Canarie. In Italia è presente principalmente in Sardegna, nelle isole sud-occidentali, e nella parte centro orientale, che si affaccia sul Tirreno. Altre aree importanti di presenza sono state censite alle Isole Eolie e tra Malta e le Isole Pelagie. E ora è tornato nell'isola dei vip...
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