
Per almeno cinque anni, dal 2019 al 2023, l’Asp di Messina ha erogato le indennità spettanti ai disabili gravissimi a persone già decedute da parecchio tempo, per un totale di quasi 1,9 milioni di euro.
È l’incredibile scoperta fatta dalla stessa Azienda sanitaria e illustrata anche in occasione del controllo svolto a maggio dalla Corte dei conti sui bilanci 2020, 2021 e 2022, prendendo in esame le relazioni del Collegio sindacale che ha dato risposta negativa in merito all’affidabilità del sistema di controllo interno, evidenziando «una grave carenza che potrebbe configurare danno erariale».
Secondo quanto giustificato dall’Asp, l’erogazione degli importi a persone decedute è avvenuto a causa di un ritardo o dell’assenza della comunicazione del decesso del paziente avente diritto e il 23 settembre scorso la Direzione ha rappresentato ai direttori l'assoluta urgenza di procedere alla definizione di tutti i procedimenti amministrativi finalizzati al recupero delle somme, allegando i report predisposti: il risultato dell’attività di verifica ha fatto emergere, al 16 settembre 2024, un totale non dovuto ma versato pari a 1.867.593 euro, di cui 970.463 euro recuperati e 897.129 euro da recuperare.
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