
Nel vivo della stagione turistica a Lipari si profila un rischio idrico. I lavoratori del dissalatore di Canneto Dentro sollecitano da tempo di regolarizzare il pagamento degli stipendi e il sindacato ha annunciato lo sciopero. Francesco Donato, segretario generale della Femca Cisl di Messina, e i sette dipendenti hanno scritto all’Autorità di garanzia sugli scioperi, al dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti della Regione, al sindaco di Lipari per evidenziare che «da lunedì 21 luglio dalle ore 8 alle ore 16,20 le maestranze si asterranno dal lavoro rivendicando quanto già precedentemente richiesto relativamente al saldo retribuzioni arretrate che fanno riferimento alle mensilità di maggio e giugno 2015 e la 14° mensilità. Durante l’astensione della prestazione lavorativa e fino alla fine dello sciopero programmato sindacato e lavoratori rimarranno in presidio presso l’impianto a garanzia della sicurezza degli impianti e per sostenere le stesse rivendicazioni».
La vertenza ormai va avanti da tempo. Già in precedenza sindacato e lavoratori avevano lamentato che il pagamento degli stipendi non era più regolare ed avevano sospeso di effettuare lo straordinario. La crisi idrica già si fa sentire soprattutto nelle borgate alte. Eppure al dissalatore che non funziona a pieno regime si aggiungono anche le navi cisterna della Marnavi di Lipari. Lamentele arrivano da Lami. Un villeggiante protesta perché l’acqua «nelle ultime 3 volte, ogni mercoledì, è stata effettuata così: circa 12 ore di erogazione, circa 6 ore di erogazione, circa 3 ore di erogazione svoltasi tra l'altro nelle primissime ore del mattino. Forse siamo già al razionamento?».
Foto NotiziarioEolie.it
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