MESSINA. E' scomparso all'età di 84 nella sua Messina l'attore e regista Massimo Mollica, considerato uno dei maggiori e più sensibili interpreti pirandelliani e verghiani del nostro teatro.
Diresse e interpretò opere come Liolà (con 160 repliche nella versione siciliana, nelle due edizioni 1975-76 e 1981-82), Il Berretto a sonagli (che gli fece vincere il Premio Eleonora Duse ad Asolo), e Mastro Don Gesualdo (che interpretò in 35 puntate anche alla radio). Fu anche il primo a portare in scena Il Bell'Antonio di Brancati.
Attore capace di variare dalla tradizione classica (le tragedie greche, Shakespeare, Gozzi) al Novecento di Fava, Montanelli, Fabbri e Ionesco (Il re muore, portato in scena davanti all'autore a Catania), dalla fine degli anni Sessanta fu protagonista di sceneggiati tv (Maigret e i diamanti, La Contesa Lara, Dal tuo al mio, Lazarillo de Thormes), diventando popolare con Joe Petrosino, lo sceneggiato in cui interpretò il padrino Don Vito Cascioferro rivale del protagonista Adolfo Celi.