MESSINA. Al via dal 28 luglio l'Horcynus Festival che quest'anno fino al 2 agosto al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro a Messina, darà spazio alla cultura armena, con la quale le regioni meridionali, Sicilia e Calabria in primis, hanno una lunghissima storia di intrecci e scambi. Gli eventi saranno articolati in quattro sezioni: A come Armenia, a cura di Martina Corgnati, focus artistico sul paese ospite; Arcipelaghi della visione, a cura di Franco Jannuzzi e Paolo Benvenuti, che guarda attraverso rassegne tematiche alle cinematografie italiane ed europee; MigrAzioni tra terre e mare, a cura di Massimo Barilla, che esplora, attraverso il teatro, la letteratura contemporanea e le arti performative, il tema dell'impegno civile; Musica nomade, a cura di Giacomo Farina, che riscopre le identità musicali del Mediterraneo attraverso un viaggio trasversale tra le sonorità dei popoli. Alle quattro sezioni si aggiungono gli eventi speciali: l'inaugurazione del MACHO (il Museo d'Arte Contemporanea Horcynus Orca), la prima edizione dell'Horcynus Summer School in conservazione e restauro dell'arte contemporanea, l'appuntamento dedicato alla presentazione del lavoro svolto dalla Fondazione Horcynus Orca con la Rete degli Archivi per non Dimenticare, il seminario sul microcredito etico, che contribuisce a definire il piano strategico della MECC, la Microbanca per l'Economia Civile e di Comunione.