PALERMO. A Taormina, città che ha ospitato quest’anno il G7, i «tesori» italiani tornano a casa. Il Palazzo Duchi di Santo Stefano ospiterà infatti dal 4 agosto al 17 settembre la mostra «Ritorno alla Magna Grecia», realizzata da Collezione La Gaipa. Una tappa fondamentale di un progetto di recupero e di valorizzazione di reperti archeologici della Magna Grecia che nei secoli scorsi sono andati dispersi nel mondo. Il progetto ha l’obiettivo di riacquistare presso case d’asta, antiquari e collezionisti privati i reperti per consentirne il ritorno nel territorio di origine e la pubblica fruizione. Durante la mostra verranno esposti una variegata rassegna vascolare che spazia dagli oggetti di uso comune sino a pezzi rarissimi come, ad esempio, un lekytos (vaso dal corpo lungo), andato perduto per secoli, del pittore di Haimon (uno dei 117 esemplari esistenti al mondo, custoditi nei più prestigiosi musei). Ed ancora, coppette rituali, statue votive, bronzetti e svariati oggetti di uso quotidiano. «Per capire lo spirito della Collezione, è emblematico il caso del lekytos del pittore di Haimon - spiega Fabrizio La Gaipa, collezionista di arte antica. "Di questi reperti se ne conoscevano solo centosedici e questo, come pure altri, a causa delle dispersioni, era andato perduto. Recuperare questi oggetti significa recuperare la nostra memoria e la nostra eredità culturale e materiale». L’allestimento, nella Sala Estate del Palazzo Duchi di Santo Stefano che, dopo il Teatro Antico, è l’edificio storico più bello di Taormina, è curato dall’architetto Alfonso Cimino. Il programma della mostra prevede una grande quantità di momenti di approfondimento che vedranno coinvolte importantissime realtà culturali e scientifiche.