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Il SalinaDocFest chiude con omaggio a Piavoli e Gayè

LIPARI. Il documentario italiano continua a raccontarsi nella cornice dell'isola di Salina dove si conclude oggi il SalinaDocFest. A Malfa, per il Concorso nazionale SDF 2017, sarà presentato domani Le canzoni di Giovanni Rosa, la storia di una famiglia della periferia palermitana che sogna per il figlio più piccolo un futuro riscatto da artista nel mondo dorato dei neomelodici, e The Good Intentions di Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber (Italia, 2016 - 85'), dove la regista affronta, in un difficile dialogo sul passato con la madre e I fratelli maggiori, il tabù della violenza paterna. Nel pomeriggio, un doppio omaggio ai due filmaker in giuria.

Franco Piavoli presenta il suo ultimo film, Festa, che esalta da un lato il sentimento religioso e dall'altro il bisogno di divertimento e di svago. A seguire, sarà proiettato Un Transport en commun di Dyana Gayè un viaggio musicale attraverso il Senegal, in "taxi-brousse", il mezzo di trasporto più popolare usato dai senegalesi per viaggiare nel paese. "Già in fase di scrittura - spiega Gayè - la musica faceva parte della storia poiché ha sempre occupato un posto predominante nell'impostazione del mio lavoro. L'idea di dialoghi in canzoni è venuta spontaneamente, con la volontà di mischiare certe convenzioni della commedia musicale alla grande tradizione orale africana". Il festival prosegue poi a Rinella, di fronte allo spettacolare belvedere di Punta Megna. Qui Jacopo Rampini presenterà Rumore di acque, testo di Marco Martinelli (Teatro delle Albe): un'intensa poesia/monologo in cui si intrecciano parole e canzoni per evocare, da un immaginario isolotto fra Africa e Europa, le sofferenze dei popoli in fuga dalla loro terra.

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