PATTI. Sono attori speciali, ma anche molto normali, quelli che hanno messo in scena a Patti un presepe vivente. I sessanta protagonisti sono infatti pazienti psichiatrici ospitati in varie strutture della cooperativa sociale «In cammino». Oltre a interpretare alla villa comunale le figure della Natività, da Gesù bambino ai Re magi, i pazienti hanno anche preparato tutta l’ambientazione del presepe: le casette di legno, gli abiti palestinesi, i laboratori nei quali verranno preparati dolci e pietanze. Gli abiti sono stati realizzati durante i corsi di cucito seguiti di pazienti nelle strutture di cui sono ospiti. La loro partecipazione al presepe rientra in un piano di reinserimento sociale. Il presepe sarà visitabile anche nei giorni 26 e 30 dicembre, 3 e 6 gennaio