La commissione istituita dalla soprintendenza dei Beni Culturali di Messina ha concluso la prima fase del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione e valorizzazione dell'area archeologica e dell'antiquarium di Tindari, selezionando le 5 migliori proposte che si sono classificate ex aequo per la partecipazione alla seconda fase.
I 5 progettisti avranno ora 60 giorni di tempo per elaborare un approfondimento del progetto e presentarlo per la definitiva valutazione a termine della quale il vincitore assumerà l'incarico per la redazione del progetto definitivo per un importo complessivo di 198.612,46 euro.
Le proposte progettuali riguardano l'aspetto architettonico per la parte strutturale e impiantistica dell'intero sito ma anche il complessivo restyling del Parco per il quale è stato approvato un finanziamento di 5 milioni di euro da realizzare con risorse del PO-FESR 2014/2020.
"Stiamo molto investendo sulla riqualificazione del sito archeologico di Tindari - sottolinea l'assessore dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà – consapevoli della rilevanza che la valorizzazione di questa importante parte del territorio può assumere nel rilancio culturale ed economico della costa tirrenica della Sicilia. L'inserimento di nuovi elementi attrattori e di servizio e il miglioramento delle condizioni generali dell'area archeologica, con l'ammodernamento della struttura con nuovi canoni di utilizzazione del sito, uniti alla recente inaugurazione del Lapidarium di Alesa Arconidea e la nomina di un nuovo direttore del Parco – precisa l'assessore Samonà - sono tutti elementi che sanciscono una strategia di complessiva valorizzazione dell'area sulla quale il Governo Musumeci sta impegnando molte risorse. È un impegno assunto con i comuni e le comunità del territorio che stiamo cercando di onorare con ogni mezzo possibile”.
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